martedì 22 ottobre 2013

La Chiesa come ospedale da campo. Una Chiesa senza frontiere aperta a tutti: questa l’idea di papa Francesco

Lo scorso 19 settembre papa Francesco è stato intervistato da Antonio Spadaro, direttore della nota rivista gesuita Civiltà cattolica, in merito a vari temi, tra i
quali l’aborto, i rapporti omosessuali e i divorzi, argomenti sui quali la posizione della Chiesa è particolarmente controversa. Il pontefice si è soffermato in
particolare sui legami tra persone dello stesso sesso affermando di aver ricevuto lettere da persone omosessuali che si sentono veri e propri “feriti sociali” in
quanto condannati dalla Chiesa. Questa, infatti, nel documento De pastorali personarum homosexualium cura (Cura pastorale delle persone omosessuali),
emanato dalla Congregazione per la dottrina della fede nel 1986 a firma dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, recita:
“Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno
forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l'inclinazione stessa dev'essere considerata come
oggettivamente disordinata”. Molte figure ecclesiastiche, inoltre, hanno negato la comunione a coloro che si dichiarano omosessuali definendo i loro rapporti
contro natura. “Se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla. […]Dio nella creazione ci ha resi
liberi”, così il papa si è espresso riguardo a tale argomento, distanziandosi dalla visione della Chiesa pur ribadendo che “il parere della Chiesa, del resto, lo si
conosce, e io sono figlio della Chiesa”. Il pontefice, in tal modo, ha aperto le porte a tutti coloro che si sentono emarginati ricordando la misericordia di Dio nei
confronti di ogni uomo. La Chiesa deve dunque curare ogni tipo di malattia e ferita trovando nuove strade che vadano in contro a coloro che si sono allontanati
o che sono indifferenti. Tra questi, però, non ci sono solamente i gay. Papa Francesco, infatti, si riferisce anche ai divorziati e alle donne che hanno abortito
dichiarando che, qualora questi si pentano sinceramente in quanto vogliono vivere una vita cristiana, sono accolti a braccia aperte dal mondo cattolico, secondo
l’idea di fratellanza che sta alla base del pensiero cristiano.
Con queste dichiarazioni il papa mostra di voler rinnovare la Chiesa rendendola cattolica (dal greco katholikòs, “universale”) nel vero senso della parola.

                                                                 
                                                                                Laura Guido, Francesca Borrelli

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