Cos'è?

 Anche per l’a.s. 2012-2013 abbiamo deciso, con l'approvazione del corpo docenti e della nuova preside, di continuare il progetto “giornale studentesco del Liceo Vian” iniziato lo scorso anno. Considerando che questo è il primo numero occorre spiegarvi, cari studenti, cos'è realmente questo mezzo che abbiamo a nostra disposizione. Si tratta, in primo luogo, di uno spazio comune, di un “bene comune”: in esso si concretizza quel diritto alla libertà di pensiero e di espressione sancita dalla Costituzione (art. 21). In quanto bene comune è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti che vorranno impegnarsi a collaborare, con senso critico ma in uno spirito di rispetto reciproco, e tenendo d’occhio la collettività e il lettore come referente ultimo. Il giornale è impegno, servizio, disponibilità verso la comunità.
Quest’anno esso nasce con propositi ben precisi: fare vera informazione sulla e per la scuola a partire dal tessuto vivo della scuola, con notizie sia a livello locale, che nazionale o internazionale. Ci preme raccontare e analizzare non solo i fatti in sé ma anche l’impatto che essi hanno su noi studenti del L.S.S. I. Vian. Oltre che all’interno del nostro istituto, il giornale verrà diffuso anche all’esterno, sia localmente in edizione cartacea che sul web, in modo da far conoscere ai più le sensazioni e i punti di vista di noi studenti.
Siamo coscienti che non sarà facile realizzare questi propositi. A tutt’oggi, la situazione economica delle scuole italiane, come sappiamo, è alquanto incerta. La crisi sta mettendo in forse l’erogazione di risorse essenziali per le attività complementari che arricchiscono il POF. Ad ogni modo ci teniamo a portare avanti il progetto, quanto meno in formato di blog (ma non disperiamo di poter contare su qualche fotocopia…) per mostrare da chi sia realmente formata la scuola: studenti che non hanno perso la voglia di viverla, di difendere attivamente il loro diritto allo studio, esercitandolo in tutte le forme consentite dalla legge, nonché da docenti che, nonostante tutto, mantengono intatta la voglia di veder crescere i propri studenti, offrendo loro le migliori chance di realizzazione personale.
Come avrete notato, abbiamo anche deciso di cambiare il titolo: “dall'Indignazio alla proposta”, a significare che noi, anche se profondamente scossi e indignati verso ciò che accade, intendiamo partecipare al miglioramento di ciò che ci circonda, facendo quello che sappiamo (e ci insegnano a fare a scuola!): leggere, scrivere, studiare, scavare nei classici e nei meandri delle scienze, impossessarci di quel sapere senza il quale né noi, né la società civile potrà avere un vero futuro. "Scripta manent", perché viviamo anche un periodo che si basa sulla volatilità delle parole, sulla superficialità dello slogan urlato, sulla rapidità (time is money!) e sul rumore di fondo che spesso schiacciano la riflessione pacata, razionale, quella che richiede impegno, tempi lunghi, buona digestione.
Spero di aver chiarito a sufficienza quali sono gli intenti del giornale che state per leggere e invito tutti voi a vivere con noi questa esperienza e a darci il vostro sostegno sia morale che fattivo!
Grazie in anticipo e buon anno scolastico!

Karim Dimashki

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