martedì 29 ottobre 2013

La discarica di Cupinoro

Su questo tema in questi giorni si sta discutendo molto sul nostro territorio. Assemblee pubbliche, incontri, riunioni, Consigli Comunali… Ovviamente, come succede in questi casi, ci sono varie interpretazioni dei fatti. Chi accusa, chi sminuisce, chi difende. Sono poche le persone che si siedono, e carte alla mano ti spiegano la situazione. E comunque, quando questo succede, il più delle volte sembra quasi che il cittadino non voglia sentire spiegazioni, ma che la paura abbia sostituito la razionalità. Questo è successo, ad esempio, all’ ultimo Consiglio Comunale: aula piena, tutti i presupposti per capirci qualcosa, amministrazione presente… Peccato che appena il Sindaco Sala ha preso la parola, sono iniziati mugugni, che piano piano sono diventati fischi ed urla. Quando invece si ha la possibilità di ascoltare chi amministra in questo momento la città, si inizia a capire com’è veramente la situazione della nostra discarica. Ora cercherò di fare un piccolo riassunto della situazione, per quanto io possa aver capito, cercando di evitare qualunque considerazione personale. 
A fine Luglio la Bracciano Ambiente ( società a totale partecipazione pubblica che gestisce la discarica) emetteva un bando in cui si metteva in vendita uno spazio dell’attuale invaso pari a 20.000 metri cubi. La nostra discarica dispone ancora di 50.000 mc di spazio. Di questi, 30.000 mc servono ai 26 comuni che attualmente conferiscono a Cupinoro. Quindi si è ritenuto, per far fronte ad una difficoltà economica, di piazzare lo spazio rimanente sul mercato. Ci tengo a sottolineare che la possibilità di mettere in vendita spazio della discarica è nelle possibilità dell’azienda per il suo statuto, redatto nel 2004, anno di nascita della municipalizzata. Nel bando era anche specificato il tipo di rifiuto da conferire, cioè il rifiuto con codice CER 191212. Dietro questo codice c’è il trattamento meccanico biologico del rifiuto indifferenziato. Quindi, il bando prevedeva di accogliere esclusivamente rifiuto che prima fosse trattato in appositi impianti, e successivamente catalogato come rifiuto non pericoloso. Per spiegare meglio, il sacchetto di indifferenziato che oggi noi mettiamo fuori la porta di casa non andrà più in discarica cosi com’è, ma prima dovrà essere trattato negli impianti di TMB. Questa è la vera novità, di cui oggi purtroppo non si parla. A Luglio di quest’anno il ministro dell’ambiente Orlando ha emesso una circolare in cui vieta il conferimento in discarica del rifiuto tal quale (non trattato). Quindi, ricapitolando, dal 1 Novembre a Cupinoro non arriveranno più i sacchetti come li conosciamo noi, ma arriverà un rifiuto che, per conoscenza personale, è può essere comparabile a del terriccio. Torniamo al bando della Bracciano Ambiente: nessuno presenta offerte, e quindi la società ne emette un altro. A due giorni dalla scadenza del secondo, il commissario straordinario per i rifiuti di Roma, Sottile, requisisce i 20.000 mc alle condizioni del bando. A questo punto infuria la polemica, ovviamente cavalcata ad arte dalle opposizioni. Ora, in questi giorni anche a scuola abbiamo visto volantini che denunciavano una fantomatica nuova Malagrotta a Bracciano, ma in realtà basta leggere alcuni dati per capire che cosi non può essere: Roma produce all’anno 1.800.000 tonnellate di rifiuti, di questi solo 700.000\800.000 vengono ad oggi trattati dal TMB, la Bracciano Ambiente ha emesso un bando solo per 20.000 mc, il commissario ha requisito solo 20.000 mc. Quindi, se la matematica non è un opinione, anche volendo non avremmo la possibilità di prendere tutti i rifiuti di Roma. In più c’è sempre il piccolo dettaglio che mentre fino ad oggi i comuni che conferiscono a Cupinoro, e di cui fino ad ora nessuno si è lamentato, portavano il vero rifiuto inquinante, quello indifferenziato, dal 1 Novembre nessuno potrà più portare il tal quale a Bracciano. Detto questo, ritengo che sia doveroso fare anche un altro ragionamento: i rifiuti ci sono, tutti li produciamo e nessuno li vuole. A Bracciano c’è una discarica nata nel 1991, e negli anni in cui è stata gestita dai privati si è riempita veramente di schifezze. Oggi noi tutti dovremmo pensare al fatto che i rifiuti che arrivano sono rifiuti tutto sommato innocui. Concludo con due domanda: Il rifiuto si classifica a seconda della sua provenienza o si classifica a seconda della sua consistenza? Preferite avere rifiuti tal quale dai 26 comuni che conferiscono a Cupinoro, o avere rifiuti trattati, da qualsiasi luogo essi provengano?

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