Cari studenti del
liceo,
in questa seconda
edizione del giornalino scolastico ci sembrava opportuno spiegare e raccontare
chi fosse l'omonimo personaggio che il nostro istituto ricorda attraverso il
suo nome, Ignazio Vian.
Vian nasceva a
Venezia il 9 Febbraio del 1917. Risiedeva a Roma dove svolgeva la professione
di insegnante. Arruolato come tenente di complemento della Guardia di
Frontiera, all'annuncio dell'armistizio dell' 8 Settembre, ( noto come
armistizio di Cassibile, siglato segretamente il 3 Settembre del 1943, che
rappresentò l'atto con il quale il Regno d'Italia cessò le ostilità contro le
forze alleate nell'ambito della seconda guerra mondiale), decise di combattere
sulla Bisalta, monte delle Alpi Liguri, contro la minaccia nazista. Con sè
raccolse circa centocinquanta uomini che guidò nella resistenza ai tedeschi,
creando una delle prime formazioni partigiane. Dominato da un grande coraggio,
Vian cominciò a combattere subito, a differenza di altri gruppi che preferirono
attendere. I partigiani di Vian impegnarono le forze del capo delle SS Joachim Peiper che per rappresaglia organizzò
il noto eccidio di Boves. Il numero degli uomini di Vian diminuì notevolmente e
nonostante le varie difficoltà, i pochi sopravvissuti non si arresero e
continuarono la loro lotta alleandosi con il I Gruppo divisioni alpine guidato
da Enrico Martini. Nominato vice comandante del I Gruppo divisioni, Vian venne
inviato in missione a Torino dove fu arrestato dai nazifacisti il 19 Aprile del
1944. Nelle carceri Nuove il giovane partigiano fu vittima di numerose torture
e interrogatori finché venne prelevato dalla cella e impiccato ad un albero in
centro di Torino. "Coraggio Mamma" scriveva Vian in una pagnotta di
pane mentre trascorreva i suoi ultimi giorni di vita in cella. La prima cosa
che decise di fare prima di morire fu quello di pensare alla sua cara famiglia
e ai suoi ideali lasciando sulle pareti del carcere un messaggio scritto con il
sangue: MEGLIO MORIRE CHE TRADIRE. Insomma, che dire? Ignazio Vian fu un vero e
proprio eroe, sempre pronto a combattere per difendere il proprio Paese e le
proprie idee tanto da sacrificarne la sua stessa vita. Alla sua memoria venne
conferita una medaglia d'oro per il valore militare con la seguente
motivazione:"Primo fra i primi, organizzava il fronte della resistenza
in Piemonte affrontando in campo aperto il tedesco invasore ed assumendo quindi
la condotta della più epica battaglia della guerra partigiana tra gli incendi e
le rovine di Boves, dove, chiamati a raccolta col suono delle campane i suoi
volontari, in quattro giorni di dura lotta li incitava alla riscossa con la
parola, l’esempio e il suo strenuo valore. Caduto in mano al nemico, con
stoicismo sopportò le torture più atroci pur di non tradire i compagni di
lotta. Sereno e cosciente salì al capestro nel nome d’Italia, martire della
libertà, santo dell’idea".
giovedì 29 novembre 2012
Coraggio Mamma!
Lucrezia de Vicariis
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Qui è possibile vedere la foto del pane di Ignazio Vian con l'ultimo saluto alla famiglia:
RispondiEliminahttp://www.viatasso.eu/esposizione_galleria_sezione.asp?sezione=luoghi_e_personaggi